Ed è stato con questo obiettivo che mercoledì 31 ottobre l’ufficio qualità, il reparto produttivo e il direttore di stabilimento di Wilden Italy hanno aderito al workshop LEGO® Serious Play® proposto da Becom. Un momento introspettivo, ispirazionale e di condivisione, lontano dal classico cliché di riunione strategica.
Wilden Italy è una realtà attiva dal 1995 nel settore dello stampaggio di materie plastiche, che fornisce prodotti d’alta complessità tecnica per il settore termoplastico, automobilistico e medicale.
Il workshop LEGO® Serious Play® è stato per l’azienda un’occasione unica di confronto, il cui scopo era quello di individuare gli obiettivi personali e aziendali di ogni membro del team e di comprendere il clima e le motivazioni che muovono lo staff nella quotidianità lavorativa, così da determinare la migliore strategia organizzativa.
Mattoncino dopo mattoncino, il team di Wilden Italy è riuscito a centrare l’obiettivo, partendo dal punto di vista di ognuno e arrivando a una visione condivisa che tenesse conto delle necessità di ogni singola area. Questo è solo il primo di una serie di approfondimenti che vedrà protagonisti i professionisti della Wilden Italy, per affrontare le sfide dei prossimi anni.
Tutto questo è stato possibile grazie al LEGO® Serious Play®, un metodo coinvolgente sviluppato in LEGO e oggi applicato dai più importanti gruppi industriali del mondo, attraverso il quale ogni membro dell’azienda può esprimere in modo chiaro volontà, motivazioni e necessità.
Alfredo Rabaiotti di Becom è un facilitatore certificato direttamente dalla Rasmussen Consulting, che ha a capo Robert Rasmussen, l’ideatore del metodo LEGO® Serious Play® e tutt’oggi uno dei principali innovatori in termini di gestione delle dinamiche aziendali.
Sei ore intense in cui il team di Wilden Italy ha saputo affrontare in modo diretto e trasparente tutte le necessità e le problematiche dell’azienda, arrivando a far emergere soluzioni efficaci per poter affrontare l’organizzazione e la digitalizzazione dell’Industria 4.0.
